Descrizione
E' situato su uno sperone roccioso a 210 metri sul livello del mare. Ha una superficie di 54 Kmq ed attraversato dal torrente S. Nocaio e dal fiume Lao lungo il quale i turisti sono soliti praticare lo sport del rafting.
Dista 18 km dall'autostrada SA-RC E 23 km dal mare. Papasidero e' riserva naturale e fa parte del Parco Nazionale del Pollino.
La frequentazione umana nella zona sin dalla preistoria e' testimoniata da un importante sito archeologico: La Grotta del Romito, scoperta nel 1961. Il centro storico del paese si presenta con un impianto urbanistico tipicamente mediavale, si è costituito all'incirca tra il XI° il XIII° secolo prendendo avvio da una rocca longobarda diventata Castello in epoca Normanno-Sveva(1190-1250) ampliato nel periodo Angioino (1300) ed Aragonese (dal 1400 al 1500). Il nome Papasidero deriva dal nome di un'Abate (Papas-Isidoros, padre o prete Isidoro) capo di un convento nella regione mercuriense, patria del monachesimo Basiliano. Papasidero dal 1500 subisce un'aumento della popolazione e fu elevato ad Universita Feudale' (Comune) e la chiesa di S. Costantino divenne parrocchia nel 1510.
Il paese è stato possesso degli Alitto di discendenza Normanna, dei Sanseverino e degli Spinelli di Scalea ai quali appertenne fino al 1806. Dal 1593 vi ha operato un monte di pietà del Vescovo cassanese Lewis Owen (Ludovico Audoeno) ed a partire dalla metà del XVII° secolo la confraternita dell'Assunta. Ha dato i natali a Carlo Paolino(1723-1803) umanista, a Francesco Mastroti (1777-1847) pedagogista, a Maria Angelica Mastroti (1851-1891) mistica.
Di particolare interesse e' un affresco bizantino nella chiesa Madre risalente all'anno mille ed il Santuario di Costantinopoli (XVII° Secolo). La chiesa costruita nella meta' del 600 fu ampliata alla fine del 700 e nella prima meta' dell'Ottocento. Ha pianta a T con tre navate, conserva un grande affresco raffigurante la Vergine con Bambino ed un Vescovo inginocchiato in alto l'Arcangelo Michele che trafigge Satana in fiamme.
Caratteristico è il centro storico: la cinta muraria medievale presenta delle antiche porte d'ingresso al borgo tra cui si conserva ancora quella del cambio della Guardia.
La pace di questi luoghi assieme all’accoglienza della gente e alle sane tradizioni culinarie contribuisce a far vivere momenti di forte suggestione e di sicuro relax.